ORBITA | Spellbound

Prosegue fino al 20 maggio la stagione 2025 di Orbita|Spellbound In Levare – La Stagione Danza 2025, l’unica della Capitale interamente dedicata alla danza contemporanea, con eventi tra Teatro Palladium, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini.

4 Aprile ore 21:00 Teatro Biblioteca Quarticciolo
VANITAS
Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini, Roberta Racis/Körper

Teatro Biblioteca Quarticciolo

Partendo da una riflessione sulla vanitas come genere pittorico, Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini e Roberta Racis declinano nel contemporaneo l’iconografia della vanità in relazione al macro-tema della crisi del nostro tempo. Le immagini filmate dal vivo si costellano di fiori e frutti recisi, candele e clessidre che alludono alla finitudine umana, a una realtà e a una storia che periscono.

15 Aprile 20:30 Spazio Rossellini
REFUGE
Farm in The Cave

Una composizione scenica in equilibrio sul confine tra teatro fisico e concerto. Le strade di tre fuggiaschi si incrociano. Si sono messi in viaggio. Per paura. Senza garanzie. Legati l’uno all’altro, navigano su un terreno di ansia, coraggio, fallimento e compassione, cercando rifugio in un mondo indifferente. 

17 Aprile 20:30 Spazio Rossellini
COMMANDER
Farm in the Cave

Commander esplora il lato oscuro del web e della radicalizzazione del linguaggio adolescenziale. Ispirato a un fatto di cronaca del 2020, lo spettacolo riflette sulle generazioni contemporanee e sulle capacità performative e identitarie del mondo virtuale attraverso un’esperienza multimediale immersiva, tra danza contemporanea e teatro fisico.

29 Aprile 20:30 Teatro Palladium
FIN CHE CI TREMA IL CUORE
Michael Incarbone/PinDoc

Spostare l’attenzione sull’appena percepibile, sulla sfocatura, può significare accettare di non dover necessariamente comprendere quello che, trasparente, sopraggiunge, assale. L’intento di questo lavoro è di mettersi al cospetto di un fenomeno mutevole che sfugge di continuo, alla ricerca di una specifica frequenza dello stare dei corpi, una forma ardita quanto delicata di abbandono.